29.1.09

Anniversario dell'Emancipazione dei Servi della Gleba in Tibet

Nel mese di gennaio 2009, durante la seconda sessione annuale del nono Congresso Del Popolo della Regione Autonoma Tibetana, i “legislatori tibetani” hanno fissato la data del 28 Marzo come anniversario per celebrare l’emancipazione della servitù della gleba in Tibet, avvenuta “pacificamente” nel 1959 quando il governo centrale della Cina ha annunciato che avrebbe dissolto il governo locale aristocratico in Tibet sostituendolo con un comitato preparatorio per la fondazione della Regione Autonoma del Tibet sotto il governo Comunista.

Questo il rapporto dell’Agenzia Xinhua, con tanto di video delle votazioni;

http://news.xinhuanet.com/english/2009-01/22/content_10701801.htm

L’importanza di questa data per festeggiare in modo gioioso la liberazione di un milione di servi della gleba viene illustrata con qualche articolo di ‘studiosi cinesi’ che fanno notare che quel giorno “ha segnato la fine dei vecchi tempi e l’avvento di una nuova era in Tibet che ha portato grandi cambiamenti sociali nella regione”

http://news.xinhuanet.com/english/2009-01/20/content_10692397.htm

Non solo, ma un altro studioso sostiene che la ‘campagna contro la servitù della gleba negli anni 1950 fa parte del movimento mondiale contro la schiavitù, ed è uno degli avvenimenti più grandi nella storia contro la schiavitù. E, mentre la schiavitù e la servitù della gleba furono aboliti in Europa e America attraverso guerre o rivoluzioni violente, la servitù della gleba in Tibet fu abolita in un modo pacifico e democratico

http://news.xinhuanet.com/english/2009-01/24/content_10715097.htm

Seguono poi le testimonianze di alcuni servi liberati, contenti dei progressi avvenuti, e contenti anche che adesso questo avvenimento può essere festeggiato ogni anno :”Il giorno che cambiò la mia vita”...

http://news.xinhuanet.com/english/2009-01/19/content_10681877.htm

E poi si festeggia e si balla perchè è stata presa la decisione di festeggiare questo avvenimento

http://news.xinhuanet.com/english/2009-01/19/content_10685053.htm

Sulla stessa pagina si trovano anche le foto della ‘vita misera dei servi della gleba nel vecchio Tibet”

http://news.xinhuanet.com/english/2009-01/21/content_10688936.htm

Non è del tutto falsa la descrizione della società tibetana negli anni 1950. Infatti una gran parte del popolo del paese delle nevi viveva in un sistema medioevale di servi della gleba. I monasteri possedevano estensioni vastissime di terreni, come l'aristocrazia, che venivano mantenuti, appunti, dai servi. Costoro erano sotto il completo potere dei loro padroni, potevano essere venduti o regalati ed i figli venivano ereditati dal padrone. Poche erano le possibilita' di riscatto.

Quello che i Cinesi "omettono" e' che i tibetani, liberati da una schiavitu’ fisica ma non culturale, sono passati direttamente sotto una schiavitù ancora peggiore: quella delle guardie rosse! Passato il periodo di ubriachezza molesta delle guardie rosse, dopo le dovute scuse dei nuovi regnanti del regime comunista, quest'ultimi ora mascherano la loro repressione culturale e religiosa sul Tibet sotto la veste della ‘liberazione sociale dei servi’, usando un tema internazionalmente accettabile.

Sarà interessante vedere come si svolgera il primo festeggiamento del 2009; sarebbe ancora piu interessante essere presenti a Lhasa e poter intervistare qualcuno di questi "liberati".

27.1.09

La Tigre Bianca di Aravind Adiga


Molti dei libri scritti da autori indiani narrano le solite tragedie della vita quotidiana in India. Invece leggendo "La Tigre Bianca" di Aravind Adiga ho avuto una piacevole sorpresa. Sempre di tragedia si tratta, ma questa volta l'autore usa un linguaggio umoristico e semplice [almeno in inglese] in una serie di email rivolte ad un fantomatico presidente cinese che sta per visitare l'India. Lo ammonisce sulle falsita' che leggera' nel volantino che gli verra' consegnato al suo arrivo, e lo mette in guardia contro la rampante corruzione e contro la parola democrazia troppo spesso usata ma con scarse applicazioni reali. Gli racconta della vita nei villaggi governata da crudeli proprietari terrieri, a loro volta sotto il controllo dei politici. "Ho votato 12 volte ma non ho mai visto un seggio elettorale", dice il padre del protagonista! La storia e' quella di un ragazzino povero di un villaggio e del suo avanzamento come autista dei padroni a Delhi, che alla fine si ribella in maniera violenta riuscendo persino a farla franca in un paese dove i proprietari terrieri possono uccidere impunemente se subiscono un affronto. Un libro spiritoso, che si legge velocemente e con piacere, ma che lascia la bocca amara. Un coraggio eccezionale, quello dell'autore. Mi stupisce che non sia ancora stato minacciato da qualche organizzazione fondamentalista...

Tamil Nadu: Spose delle rane

Il 13 Gennaio 2009 sul Times of India appare una notizia sorpendente anche in un paese dove puo' succedere di tutto.
In un poco conosciuto villaggio del Tamil Nadu, Pallipudupet, due bambine di sette anni sono state unite in matrimonio con due rane. In due separate cerimonie le bambine sono apparse vestite nel modo tradizionale per il matrimonio, con sari, gioielli etc, nel tempio dove i sacerdoti hanno celebrato il matrimonio.
Fra canti vedici e ghirlande di fiori ed una folla enorme le bambine sono state dichiarate mogli delle rane davanti al fuoco sacro.
Gli abitanti del villaggio si erano divisi: quelli del settore orientale facevano da testimoni alle rane e quelli del settore occidentale fungevano come testimoni delle bambine. Prima della cerimonia i 'parenti' delle bambine erano andati a casa degli sposi per fissare il matrimonio e avevano pescato le rane dallo stagno del tempio. I due 'principi-rane' erano stati legati ad un bastoncino inghirlandato per la cerimonia. Fortunatamente le bimbe non hanno dovuto baciare le rane nel tentativo di trasformarle in principi ma sono state ricondotte a casa dove hanno ripreso la loro vita normale. Le due rane sono state liberate nello stagno da dove provenivano.
Un'anziana signora del villaggio ha spiegato che "la cerimonia viene eseguita da molte generazioni per proteggere il villaggio contro spiriti cattivi e malattie"
Potete leggere l'articolo originale qui ; vale la pena leggere anche i commenti!
http://timesofindia.indiatimes.com/Two_minor_girls_married_off_to_frogs_in_Tamil_Nadu/rssarticleshow

9.1.09

Dharamsala: mestiere battilano


Ogni anno dopo il monsone spuntano questi personaggi che vanno in giro con il loro strumento per battere lana e cotone: prima dell'inverno occorre far riprendere aria a materassi e imbottite, e rinnovare il tessuto. E' un mestiere 'free-lance' che viene compiuto da ragazzi 'venuti da fuori'-quelli incontrati erano di Patna, nel Bihar, una delle zone piu povere dell'India. Vanno di casa in casa, e chi desidera mettere a nuovo materassi o imbottite gli mette a disposizione uno spazio, di solito il tetto, dove possono battere e far svolazzare la lana finche vogliono. Il lavoro consiste in due fasi:
Prima la lana va tolta dal vecchio tessuto, stesa sul tetto e battuta

La seconda fase consiste nel confezionamento del nuovo materasso o della nuova imbottita: dopo che ci si e' accordati sul tessuto da usare, si passa alla cucitura, e con la lana avvanzata si riempiono i cuscini

Guarda anche i filmini delle 2 fasi di lavoro:
la battitura
la cucitura